Lui arriva, sempre.
Qualsiasi cosa accada, comunque arriva.
Non ci sono tempeste, sconvolgimenti che lo fermino.
Non ci sono guerre, lotte, stupidità umane che lo trattengano.
Lui arriva, piano piano,
anche dove non sembrerebbe possibile.
E rimane lì, fermo, piccolo, vitale.
Inizia a mettere radici.
Inizia a germogliare e a spuntare.
E il suo calore scalda e illumina.
Prima poco, poi sempre più.
Tanto che l’Uomo,
anche solo per un attimo, si ferma e lo guarda.
Ed è in quell’attimo, infinito e immenso, che accade la magia.
L’Uomo ritorna bambino e lo riconosce.
Gli occhi si illuminano e nasce un sorriso.
Che questo sorriso sia nei nostri volti.
Che il nostro essere “grandi” non ci impedisca di inginocchiarci
e guardare negli occhi quel bambino di cui siamo fatti.
E nei suoi occhi ritrovare i Sogni, la Gioia, la Meraviglia
che hanno dato colore e forza alla nostra vita.
E allora sì, il nostro sorriso si trasformerà in una allegra risata.
Buon Natale, inginocchiati a ridere a crepapelle!